Eiaculazione precoce
Eiaculazione precoce
L’eiaculazione precoce è un disturbo piuttosto frequente nella popolazione maschile e può avere cause sia di natura medica, psicologica, relazionale o spesso una combinazione di tutte queste.
A livello globale, nonostante non se ne parli con molta naturalezza, più del 20% – 30% degli uomini di età compresa tra i 18 anni e i 70 anni descrive la propria difficoltà a controllare l’eiaculazione.
Secondo i professionisti si tratta del disturbo sessuale più diffuso e più discusso.
Tale disturbo, se non affrontato, può avere grosse ripercussioni sull’equilibrio psichico e relazionale del soggetto.
L’eiaculazione precoce infatti può causare stress e difficoltà nella vita personale e di coppia dell’individuo che ne è affetto, con ripercussioni sulla qualità della vita, sull’autostima, sull’ansia e sulle relazioni.
Cos’è l’eiaculazione precoce?
L’eiaculazione precoce è definita come l’impossibilità, o difficoltà, dell’uomo di mantenere il controllo della propria eiaculazione durante l’atto sessuale e non solo.
Secondo il DSM-5, essa si manifesta quando l’eiaculazione si verifica prima o poco dopo la penetrazione, durante quindi l’attività sessuale.
Parametri fondamentali del disturbo
Le caratteristiche che definiscono la possibile diagnosi di un disturbo da eiaculazione precoce, possono essere sintetizzate in questo modo: una persistente eiaculazione che si verifica durante i rapporti sessuali un minuto dopo la penetrazione e prima che l’individuo lo desideri e riesca a controllarlo.
Si parla di penetrazione poiché non è ancora stato possibile, a detta del DSM-V, valutare il disturbo in altre dimensioni erotiche che riguardino la non penetrazione.
I sintomi (avere una eiaculazione prima o entro un minuto dalla penetrazione) devono essere osservabili e vissuti per almeno 6 mesi, e devono essere sperimentati dall’individuo in quasi tutte le situazioni di attività sessuale.
Classificazione: tipi di eiaculazione precoce
Sono classificabili differenti tipologie di eiaculazione precoce.
Nello specifico la principale classificazione viene fatta in base al momento d’insorgenza del disturbo nella vita del paziente.
Si distinguono:
- Eiaculazione precoce primaria: compare durante i primi rapporti sessuali, ed affligge il 70% dei pazienti affetti da eiaculazione precoce.
Questa tipologia di precocità eiaculatoria viene spesso considerata normale in quanto i giovani uomini non hanno ancora acquisito la capacità di gestire il proprio corpo e la propria eccitazione durante i loro primi rapporti sessuali. - Eiaculazione precoce secondaria: non compare durante i primi rapporti sessuali giovanili, ma compare improvvisamente in un secondo momento della vita; affligge il restante 30% dei pazienti con precocità eiaculatoria.
In base alla situazione e alle modalità con cui il disturbo compare, si distingue un’ulteriore classificazione dell’eiaculazione precoce così definita:
- Eiaculazione precoce permanente o life long: la sintomatologia è presente in modo preponderante in diverse situazioni, quasi tutte e viene definita infatti lifelong.
- Eiaculazione precoce acquisita: si manifesta dopo un periodo di attività sessuale ed eiaculatoria normale.
- Eiaculazione precoce situazionale: esordisce solo in situazioni particolari, specifiche e anche con specifici partner sessuali.
- Eiaculazione precoce generalizzata: anche questa si verifica in tutte le occasioni, in modo appunto generalizzato.
- Eiaculazione precoce soggettiva o falsa: in questo caso la persona presenta una eiaculazione normale, ma la percezione che ha lui non è realistica e lo preoccupa così tanto da sviluppare una sintomatologia emotiva sovrapponibili a quella dei “veri” eiaculatori precoci.
Sintomi dell’eiaculazione precoce
Quali sono dunque i sintomi dell’eiaculazione precoce?
Il primo sintomo da tenere in considerazione è l’osservazione di una eiaculazione in un range di tempo che va dai 60 secondi ai due minuti.
Avere a che fare con una eiaculazione così rapida pone l’individuo nella condizione di non riuscire a godere appieno l’attività sessuale, ma soprattutto scatena un senso di impotenza per non riuscire a poter decidere fino a quando poter godere con la /il partner del proprio piacere.
Il criterio principale a favore della diagnosi è l’incapacità di governare l’attività erotica del proprio pene, che eiacula senza che l’individuo sia mentalmente e fisicamente pronto a farlo.
Eiaculazione precoce: cause
Le cause alla base della diagnosi di eiaculazione precoce possono essere di due tipologie principali, interconnesse tra loro: cause di natura organica e cause psicologiche.
Cause psicologiche dell’eiaculazione precoceLe cause psicologiche dell’eiaculazione precoce possono essere diverse.
Ansia, stress, traumi relazionali passati, o, in modo più complesso, una brutta immagine di sé, problematiche a livello di coppia con il partner, ansia da preservativo o ansia da prestazione, sessuofobia, una bassa autostima e capacità di sentirsi adeguati a livello sessuale e/o interpersonale possono tutte incorrere in una manifestazione sintomatologica come l’eiaculazione precoce.
Cause di natura organica
Le cause fisiche e mediche dell’eiaculazione precoce, che possono incorrere nella manifestazione del disturbo possono essere: ipersensibilità al glande, infiammazioni dell’organo, vescicoliti, anomalie del frenulo, problematiche di tipo ormonale (come ad esempio la tiroidite, una bassa quantità di prolattina,
livelli elevati di leptina), uretriti e prostratiti o anche patologie croniche come la sclerosi multipla, i tumori al midollo.
Le cause di natura organica devono essere determinate da un medico con Specializzazione di Andrologia e Urologia, in quanto spesso associati a meccanismi di natura neuro-vascolare.
Conseguenze personali ed interpersonali
Prima di tutto la persona con eiaculazione precoce soffre rispetto alla propria incapacità di gestione, padronanza dell’eiaculazione.
Questa difficoltà inevitabilmente, soprattutto a lungo termine, può comportare un peggioramento dell’immagine di sé, quindi un abbassamento della propria autostima, una sensazione preponderante di inefficacia, inadeguatezza, rabbia nei confronti della condizione, di se stessi e della situazione che ne scaturisce e quindi conseguente frustrazione dovuta alla impossibilità di uscire dal tunnel sintomatologico.
Tutte queste sensazioni possono comportare anche un calo del desiderio sessuale o un rifiuto del sesso per timore che si possa presentare la situazione problematica.
Conseguenze sulla coppia
A causa di difficoltà sia durante l’atto sessuale, sia in molti casi dovute ad una diminuzione del desiderio e/o paura della attività sessuale, inevitabilmente anche la coppia, e quindi il partner, risente della sintomatologia e della conseguenza che comporta.
Ci si può scontrare con pensieri del partner che riguardano l’idea che l’altro non sia attratto da lui/lei, che l’altro non abbia rispetto dei tempi di entrambi, che l’altro sia egoista.
Allo stesso modo questi pensieri non fanno altro che alimentare l’eiaculazione, l’ansia di essa e quindi la difficoltà da un punto di vista sessuale creando un circolo vizioso deleterio per entrambi i partner.
Molto spesso avviene questo anche perché la persona che ne soffre non riesce a dare un nome a questa disfunzione o nasconde al proprio partner la disfunzione e il disagio, alimentando le fantasie descritte in precedenza e quindi una crisi di coppia.
Curare l’eiaculazione precoce: rimedi e trattamento
Il trattamento dell eiaculazione precoce può prevedere sia interventi di natura medica e/o farmacologica che percorsi di natura psicosessuologica.
Curare l’eiaculazione precoce con la psicologia: terapia Cognitivo-Comportamentale.
Attraverso il percorso di terapia cognitivo comportamentale, l’individuo comprende come è nato il disturbo, quali possano essere state le cause, cosa lo ha mantenuto nel corso del tempo.
Inoltre attraverso un percorso di terapia cognitivo comportamentale è possibile individuare eventuali convinzioni errate e credenze che sono alla base di emozioni negative quali ansia, frustrazione ecc che a loro volta alimentano il problema dell eiaculazione precoce.
Come curare l’eiaculazione precoce con la terapia sessuale?
Le terapie sessuali vengono svolte in presenza e sono finalizzate a migliorare, attraverso compiti, dialoghi funzionali e comunicazione efficace tra i due, la condizione disfunzionale.
In questo caso anche il partner gioca un ruolo importante perché permette alla persona di non sentirsi inadeguato e di aiutarlo con le prescrizioni a migliorare lo stato psicofisico.
Inoltre è possibile curare l’eiaculazione precoce mediante esercizi e e prescrizioni che vengono svolte a casa da soli oppure con l’aiuto del partner.
Una delle prescrizioni più utilizzate viene chiamato stop and start; il training prevede diverse sessioni sia individuali che di coppia nelle quali viene chiesto al paziente di stimolarsi fino a che il livello di eccitazioni risulta elevato.
A quel punto dovrà imparare a riconoscere l’intensità del proprio piacere per poterlo modulare a suo piacimento.
Un’altra tecnica è lo squeeze, secondo cui la persona blocca l’eiaculazione attraverso una manovra di compressione che viene fatta con le dita tra il glande e l’inizio del pene.
Queste due prescrizioni, come altre, possono essere definite ad entrambi i partner o solo al paziente al fine di migliorare la sua qualità di vita.
Farmaci
In correlazione con la terapia può essere utile associare un trattamento farmacologico che aiuti l’individuo, qualora ci siano anche cause organiche, a migliorare il tempo dell’eiaculazione e a ritardarla.
Un farmaco utilizzato, associato sempre ad una terapia psicologica, può essere l’antidepressivo, che riduce l’eiaculazione e soprattutto lo stato di ansia e di impulsività che l’individuo sperimenta durante l’atto sessuale.
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